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di Jean-Marie Straub e Danielle Huillet
(Germania, 1994)
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Jean-Marie Straub |
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Lothringen, che vuol dire Lorena: quella del 1870, all'epoca dell'occupazione prussiana rivive sulle parole di Maurice Barrès in " Colette Baudoche ". Metz: l'odissea di un popolo intero costretto a rinunciare alle proprie istituzioni, alla propria scuola, alla propria lingua. Poi, ad andarsene. Gli Straub, secondo la loro tradizione, filmano in immense, lentissime panoramiche la città vista dalla periferia, la campagna circostante. Panoramiche da sinistra a destra; che poi riprendono, rinvengono dalla destra a sinistra. Forse anche perché il tutto dura non più di una ventina di minuti...il tutto sembra meno appartenere a quell'esercizio di stile intellettualistico che contraddistingue altre opere della coppia. Qui l'immobilità, la trasparenza, la neutralità del paesaggio sembra riflettere l'eternità, l'ineluttabilità di una situazione. Gli oggetti, l'aria, i colori, i suoni apparentemente banali si caricano - proprio per questa loro normalità, proprio per l'assenza di un intervento formale - di una verità (o, perlomeno, di una presunzione di verità) che distingue questo sguardo cinematografico da tutti gli altri.
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Il film in Internet (Google)
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Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
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capolavoro
da vedere assolutamente
da vedere
da vedere eventualmente
da evitare
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